Informazioni su Sysconfig

Le seguenti informazioni delineano alcuni dei numerosi file contenuti in /etc/sysconfig, spiegandone funzione e contenuto. Ovviamente queste informazioni non sono complete, poiché molti dei file hanno numerose opzioni, utilizzate solo in casi specifici e rari.

File contenuti in /etc/sysconfig

Nella directory /etc/sysconfig si trovano di solito i file seguenti:

È possibile che nel vostro sistema ne manchi qualcuno, se non è installato il programma corrispondente.

Osserviamo questi file in dettaglio:

/etc/sysconfig/amd

Il file /etc/sysconfig/amd contiene diversi parametri utilizzati da amd che consentono di montare o smontare automaticamente i filesystem.

/etc/sysconfig/apmd

Il file /etc/sysconfig/apmd è utilizzato da apmd per sapere quali processi avviare/terminare/modificare in caso di sospensione o ripristino. Questo file è configurato per attivare o disattivare apmd durante l'avvio, a seconda del fatto che il vostro hardware supporti l'Advanced Power Management (APM) oppure no. apm è un demone con funzioni di controllo che utilizza un codice APM nel kernel di Linux. Se usate Red Hat Linux su un portatile, apmd vi segnala anche lo stato della batteria.

/etc/sysconfig/authconfig

Il file /etc/sysconfig/authconfig stabilisce i tipi di autorizzazione da utilizare su un host. Contiene una o più delle righe seguenti:

  • USEMD5=<valore>, dove <valore> va sostituito con:

    • yes — se volete usare MD5 per l'autenticazione.

    • no — se non volete usare MD5 per l'autenticazione.

  • USEKERBEROS=<valore>, dove <valore> va sostituito con:

    • yes — se volete utilizzare Kerberos per l'autenticazione.

    • no — se non volete utilizzare Kerberos per l'autenticazione.

  • USELDAPAUTH=<valore>, dove <valore> va sostituito con:

    • yes — se volete utilizzare LDAP per l'autenticazione.

    • no — se non volete utilizzare LDAP per l'autenticazione.

/etc/sysconfig/cipe

Il file /etc/sysconfig/cipe configura cipe all'avvio.

Può contenere i valori seguenti (esempio):

  • DEVICE=eth0: specifica l'adattatore di rete utilizzato da cipe.

  • PORT=9999: stabilisce il numero della porta UDP utilizzata dal processo cipe in entrambi gli endpoint.

  • PEER=0.0.0.0: specifica il vero indirizzo dell'endpoint remoto di cipe. È possibile configurare questo indirizzo anche in modo dinamico, impostando il valore su 0.0.0.0.

  • IPADDR=0.0.0.0: specifica l'indirizzo virtuale all'estremità locale del tunnel di cipe.

  • PTPADDR=0.0.0.0, indica l'indirizzo virtuale all'estremità remota del tunnel di cipe.

/etc/sysconfig/clock

Il file /etc/sysconfig/clock controlla l'interpretazione dei valori letti dall'orologio del sistema. Nelle prime versioni di Red Hat Linux venivano usati i seguenti valori (non utilizzateli in questa versione):

  • CLOCKMODE=<valore>, dove <valore> va sostituito con:

    • GMT — indica che l'orologio è impostato secondo l'ora del meridiano di Greenwich.

    • ARC — indica che è attivo il time offset di 42 anni della console ARC (solo su sistema Alpha).

Attualmente i valori corretti sono:

  • UTC=<valore>, dove <valore> va sostituito con i seguenti valori booleani:

    • true — indica che l'orologio è impostato secondo l'ora del meridiano di Greenwich. Qualsiasi altro valore indica che è configurato con l'ora locale.

  • ARC=<valore>, dove <valore> va sostituito con:

    • true — indica che il time offset di 42 anni è attivo. Qualsiasi altro valore indica che viene utilizzato il metodo normale per la gestione del tempo di UNIX (solo su sistemi Alpha).

  • ZONE=<nome del file> — indica il file del fuso orario sotto /usr/share/zoneinfo dove /etc/localtime ne rappresenta una copia, per esempio:

    ZONE="America/New York"

/etc/sysconfig/desktop

Il file /etc/sysconfig/desktop specifica quale manager del desktop eseguire, per esempio:

DESKTOP="GNOME"

/etc/sysconfig/firewall

Il file /etc/sysconfig/firewall contiene varie impostazioni del firewall. Questo file viene creato di default, ma è vuoto.

/etc/sysconfig/harddisks

Il file /etc/sysconfig/harddisks vi consente di configurare il disco fisso.

AttenzioneAvvertimento
 

Non effettuate modifiche a questo file, a meno che non sia strettamente necessario. Se modificate i valori di default memorizzati nel file, potreste danneggiare tutti i dati presenti sul disco fisso.

Il file /etc/sysconfig/harddisks può contenere i campi seguenti:

  • USE_DMA=1: impostando il valore 1 viene abilitato il DMA. Tuttavia, con alcuni chipset e combinazioni del disco fisso, il DMA può provocare il danneggiamento dei dati. Prima di abilitare il DMA, controllate la documentazione del disco fisso.

  • Multiple_IO=16: se impostato su 16 abilita diversi settori per ogni interrupt di I/O. Se abilitata, questa caratteristica riduce del 30-50% le informazioni aggiuntive del sistema operativo. Utilizzatelo con cautela.

  • EIDE_32BIT=3: abilita il supporto (E)IDE 32-bit I/O per una scheda di interfaccia.

  • LOOKAHEAD=1: abilita l'unità read-lookahead.

  • EXTRA_PARAMS=: specifica dove si possono aggiungere altri parametri.

/etc/sysconfig/hwconf

Il /etc/sysconfig/hwconf elenca tutti i componenti hardware rilevati da kudzu sul sistema e tutti i driver usati, l'ID del rivenditore e del dispositivo. Il programma kudzu rileva e configura componenti hardware nuovi e/o modificati. Il file /etc/sysconfig/hwconf non è stato ideato per essere modificato manualmente. Se lo fate, i dispositivi potrebbero risultare aggiunti o rimossi.

/etc/sysconfig/i18n

Il file /etc/sysconfig/i18n imposta la lingua di default, per esempio:

LANG="en_US"

/etc/sysconfig/init

Il file /etc/sysconfig/init controlla il funzionamento del sistema durante l'avvio.

Possono essere utilizzati i valori seguenti:

  • BOOTUP=<valore>, dove <valore> va sostituito con:

    • BOOTUP=color: richiama una schermata standard di avvio a colori standard, in cui il successo o il fallimento dei dispositivi e dei servizi sono visualizzati con colori diversi.

    • BOOTUP=verbose: richiama una schermata con stile antiquato, che visualizza soprattutto informazioni piuttosto che messaggi di successo o fallimento.

    • Qualsiasi altra cosa richiama una schermata nuova, ma senza formattazione ANSI.

  • RES_COL=<valore>, dove <valore> è il numero di colonne della schermata dove vengono avviate le etichette dello stato. Il numero predefinito è 60.

  • MOVE_TO_COL=<valore>, dove <valore> muove il cursore alla riga RES_COL. Di default vengono utilizzate le sequenze ANSI visualizzate tramite -e.

  • SETCOLOR_SUCCESS=<valore>, dove <valore> determina il colore per la visualizzazione di un'operazione riuscita. Di default vengono usate le sequenze ANSI visualizzate da -e. Il colore impostato è il verde.

  • SETCOLOR_FAILURE=<valore>, dove <valore> determina il colore per la visualizzazione di un'operazione fallita. Di default vengono usate le sequenze ANSI visualizzate da -e. Il colore impostato è il rosso.

  • SETCOLOR_WARNING=<valore>, dove <valore> determina il colore per la visualizzazione di un avvertimento. Di default vengono usate le sequenze ANSI visualizzate da -e. Il colore impostato è il giallo.

  • SETCOLOR_NORMAL=<valore>, dove <valore> imposta il colore al valore "normale". Di default vengono usate le sequenze ANSI visualizzate da -e.

  • LOGLEVEL=<valore>, dove <valore> indica il livello di registrazione per il kernel della console iniziale. Il livello di default è 7; 8 significa "tutto" (incluso il debugging); 1 significa "nulla" ad eccezione dei kernel panic. syslogd si sovrappone a questo una volta avviato.

  • PROMPT=<valore>, dove <valore> va sostituito con uno dei seguenti valori booleani:

    • yes — abilita il controllo della chiave per la modalità interattiva.

    • no — disabilita il controllo della chiave per la modalità interattiva.

/etc/sysconfig/irda

Il file /etc/sysconfig/irda controlla la configurazione dei dispositivi a infrarossi all'avvio del sistema.

È possibile utilizzare i valori seguenti:

  • IRDA=<valore>, dove <valore> va sostituito con uno dei valori seguenti booleani:

    • yes — viene eseguito irattach. Controlla periodicamente la porta di connessione per i dispositivi a infrarossi, per verificare se tali dispositivi, come per esempio un altro portatile, cercano di creare una connessioni di rete. Se desiderate che dispositivi a infrarossi funzionino sul vostro sistema, è necessario impostare questa riga su yes.

    • no — non viene eseguito irattach. Si impedisce così la comunicazione con dispositivi a infrarossi.

  • DEVICE=<valore>, dove <valore> va sostituito con il dispositivo (di solito una porta seriale) che gestisce le connessioni ai dispositivi a infrarossi.

  • DONGLE=<valore>, dove <valore> specifica il tipo di adattatore utilizzato per la comunicazione con dispositivi a infrarossi. Questa impostazione esiste per le persone che utilizzano adattatori seriali piuttosto che vere porte a infrarossi. Un adattatore è un dispositivo collegato a una porta seriale tradizionale per comunicare tramite infrarossi. Questa riga è commentata di default, perchè i portatili con porte a infrarossi effettive sono molto più diffusi di quelli con adattatori aggiunti.

  • DISCOVERY=<valore>, dove <valore> va sostituito con i seguenti valori booleani:

    • yes — avvia irattach nella modalità Discovery, ciò significa che vengono controllati altri dispositivi a infrarossi. È necessario attivare questo comando per cercare un collegamento a infrarossi.

    • no — non avvia irattach nella modalità Discovery.

/etc/sysconfig/keyboard

Il file /etc/sysconfig/keyboard controlla il funzionamento della tastiera. È possibile utilizzare i seguenti valori:

  • KEYBOARDTYPE=sun|pc, usata solo su SPARCs. La voce sun indica che una tastiera Sun è collegata a /dev/kbd e pc indica che una tastiera PS/2 è connessa a una porta PS/2.

  • KEYTABLE=<file>, dove <file> rappresenta il nome di un file keytable. Per esempio, KEYTABLE="us". I file che possono essere utilizzati come keytable partono da /usr/lib/kbd/keymaps/i386 e da qui si suddividono in differenti layout di tastiera tutti etichettati come <file>.kmap.gz. Viene usato il primo file individuato in /usr/lib/kbd/keymaps/i386 che coincide con le impostazioni di KEYTABLE.

/etc/sysconfig/kudzu

Il file /etc/sysconfig/kuzdu consente un controllo sicuro del vostro hardware tramite kudzu all'avvio. Per "controllo sicuro" si intende un controllo che disabilita la porta seriale e la verifica del monitor DDC.

  • SAFE=<valore>, dove <valore> va sostituito con:

    • yeskuzdu esegue un controllo sicuro.

    • nokuzdu esegue un controllo normale.

/etc/sysconfig/mouse

Il file /etc/sysconfig/mouse viene utilizzato per indicare le informazioni relative al mouse disponibile. Utilizzate i valori seguenti:

  • FULLNAME=<valore>, dove <valore> va sostituito con il nome del tipo di mouse utilizzato.

  • MOUSETYPE=<valore>, dove <valore> indica:

    • microsoft — un mouse Microsoft.

    • mouseman — un mouse MouseMan.

    • mousesystems — un mouse Systems.

    • ps/2 — un mouse PS/2.

    • msbm — un mouse bus Microsoft.

    • logibm — un mouse bus Logitech.

    • atibm — un mouse bus ATI.

    • logitech — un mouse Logitech.

    • mmseries — un mouse MouseMan antiquato.

    • mmhittab — un mouse mmhittab.

  • XEMU3=<valore>, dove <valore> va sostituito con uno dei seguenti valori booleani:

    • yes — Il mouse ha solo due tasti, ma il terzo tasto viene emulato.

    • no — il mouse ha già tre tasti.

  • XMOUSETYPE=<valore>, dove <valore> indica il tipo di mouse utilizzato con X. Le opzioni sono le stesse di MOUSETYPE.

Inoltre /dev/mouse è un link simbolico al dispositivo mouse in uso.

/etc/sysconfig/network

Il file /etc/sysconfig/network è utilizzato per specificare le informazioni relative alla configurazione di rete desiderata. È possibile usare i seguenti parametri:

  • NETWORKING=<valore>, dove <valore> indica uno dei seguenti valori booleani:

    • yes — la rete deve essere configurata.

    • no — la rete non deve essere configurata.

  • HOSTNAME=<valore>, dove <valore> deve essere sostituito dall'FQDN (Fully Qualified Domain Name), per esempio: hostname.domain.com.

    NotaNota Bene
     

    Per questioni di compatibilità con il vecchio software che si desidera installare (per esempio trn), il file /etc/HOSTNAME deve contenere questi valori.

  • GATEWAY=<valore>, dove <valore> rappresenta l'indirizzo IP del gateway della rete.

  • GATEWAYDEV=<valore>, dove <valore> rappresenta il dispositivo per accedere al gateway, per esempio: eth0.

  • NISDOMAIN=<valore>, dove <valore> rappresenta il nome del dominio NIS.

/etc/sysconfig/pcmcia

Il file /etc/sysconfig/pcmcia viene usato per specificare le informazioni di configurazione PCMCIA. È possibile utilizzare i seguenti valori:

  • PCMCIA=<valore>, dove <valore> indica:

    • yes — il supporto PCMCIA va abilitato.

    • no — il supporto PCMCIA non va abilitato

  • PCIC=<valore>, dove al posto di <valore> si ha:

    • i82365 — il computer ha un un chipset socket della PCMCIA di tipo i82365.

    • tcic — Il computer ha un un chipset socket della PCMCIA di tipo tcic.

  • PCIC_OPTS=<valore>, dove <valore> rappresenta i driver socket (i82365 o tcic).

  • CORE_OPTS=<valore>, dove <valore> rappresenta la lista delle opzioni pcmcia_core.

  • CARDMGR_OPTS=<valore>, dove <valore> rappresenta la lista delle opzioni per il cardmgr della PCMCIA (come -q per la modalità silenziosa e -m per la ricerca dei moduli del kernel caricabili nella directory specificata). Per maggiori informazioni, leggete la pagina man relativa a cardmgr.

/etc/sysconfig/rawdevices

Il file /etc/sysconfig/rawdevices viene utilizzato per configurare i collegamenti raw device:

/dev/raw/raw1 /dev/sda1
/dev/raw/raw2 8 5

/etc/sysconfig/sendmail

Il file /etc/sysconfig/sendmail consente di inviare messaggi a uno o più destinatari, indirizzando il messaggio sulla rete necessaria. Il file imposta i valori di default per eseguire l'applicazione Sendmail. I valori di default eseguono il programma come demone in background e ne controllano la coda di attesa ogni ora nel caso in cui qualche messaggio sia tornato indietro.

È possibile usare i seguenti valori:

  • DAEMON=<valore>, dove <valore> va sostituito con uno dei valori booleani seguenti:

    • yesSendmail può essere configurato per controllare l'arrivo di posta alla porta 25. yes implica l'uso delle opzioni -bd di Sendmail

    • noSendmail può non essere configurato per controllare l'arrivo di posta alla porta 25.

  • QUEUE=1h viene trasmesso a Sendmail come -q$QUEUE. L'opzione -q non viene trasmessa a Sendmail se esiste /etc/sysconfig/sendmail e QUEUE è vuota o non definita.

/etc/sysconfig/soundcard

Il file /etc/sysconfig/soundcard viene generato da sndconfig e non deve essere modificato. Va usato solo per determinare quale scheda inserire nel menu, in modo che all'esecuzione successiva di sndconfig venga usata come scheda predefinita. Le informazioni sulla configurazione della scheda sonora si trovano nel file /etc/modules.conf.

Potrebbe contenere:

  • CARDTYPE=<valore>, dove <valore> può essere per esempio, SB16, nel caso di una scheda audio Soundblaster 16.

/etc/sysconfig/ups

Il file /etc/sysconfig/ups è utilizzato per specificare le informazioni relative a qualsiasi UPS (Uninterruptible Power Supplies) collegato al vostro sistema. Un UPS può essere molto utile per un sistema Red Hat Linux perchè vi da il tempo per chiudere correttamente il sistema in caso di interruzione della corrente elettrica. Si possono usare i seguenti valori:

  • SERVER=<valore>, dove <valore> è sostituito da:

    • yes — è collegato un dispositivo UPS al sistema

    • no — non è collegato alcun dispositivo UPS al sistema.

  • MODEL=<valore>, dove <valore> deve essere impostato su NONE se nessun dispositivo UPS è collegato al sistema oppure deve essere:

    • apcsmart — per un UPS APC Smart oppure un dispositivo simile.

    • fentonups — per un UPS Fenton.

    • optiups — per un dispositivo UPS OPTI.

    • bestups — per un UPS Best Power.

    • genericups — per un dispositivo UPS generico.

    • ups-trust425+625 — per un UPS Trust.

  • DEVICE=<valore>, dove <valore> specifica il punto in cui è collegato il dispositivo UPS, per esempio: /dev/ttyS0.

  • OPTIONS=<valore>, dove <valore> è un comando speciale da trasmettere al dispositivo UPS.

/etc/sysconfig/vncservers

Il file /etc/sysconfig/vncservers configura l'avvio del server VNC (Virtual Network Computing). VNC è un sistema di visualizzazione remoto che consente di mostrare un'ambiente desktop non solo sull'elaboratore dove è in esecuzione ma anche su reti diverse (da una LAN a Internet).

Può contenere:

  • VNCSERVERS=<valore>, dove <valore> è impostato come "1:root".

File in /etc/sysconfig/network-scripts/

Solitamente i file seguenti si trovano in /etc/sysconfig/network-scripts, dove <if-name> rappresenta il nome dell'interfaccia di rete:

Osserviamo in dettaglio ogni file.

/etc/sysconfig/network-scripts/ifup e /etc/sysconfig/network-scripts/ifdown

Sono link simbolici a /sbin/ifup e /sbin/ifdown. Sono gli unici due script in questa directory che dovrebbero essere richiamati direttamente. Questi due script richiamano tutti gli altri script quando è necessario. Questi link simbolici servono solo per motivi di conformità. Probabilmente verranno rimossi nelle prossime versioni, quindi attualmente vanno utilizzati solo /sbin/ifup e /sbin/ifdown.

Questi script di solito hanno un argomento: il nome del dispositivo (per esempio: eth0). Durante la sequenza di avvio sono richiamati con un argomento di boot in modo tale che i dispositivi che non si intende considerare all'avvio (ONBOOT=no, [vedere sotto]) possano essere ignorati.

/etc/sysconfig/network-scripts/network-functions

Non si tratta di un file pubblico. Contiene funzioni usate dagli script per attivare e disattivare le interfacce. In particolare contiene il codice per gestire la configurazione dell'interfaccia e la modifica della configurazione tramite netreport, ossia il programma che ordina agli script di gestione della rete di inviare un segnale SIGIO per il processo che richiama netreport quando si verificano modifiche nello stato dell'interfaccia di rete.

/etc/sysconfig/network-scripts/ifcfg-<if-name> e /etc/sysconfig/network-scripts/ifcfg-<if-name>:<clone-name>

Il primo file identifica un'interfaccia, il secondo contiene solo le parti differenti in un'interfaccia "alias". Per esempio, i numeri di rete (network) possono essere differenti nel file clone, in quanto tutte le informazioni sul dispositivo dovrebbero essere nel file di base ifcfg, ma il resto deve rimanere invariato.

Le variabili che possono essere definite in un file ifcfg dipendono dal tipo di interfaccia.

Le seguenti variabili sono comuni a tutti i file di base:

  • DEVICE=<nome>, dove <nome indica il nome del dispositivo fisico (ad eccezione dei dispositivi PPP allocati in modo dinamico, in cui viene definito un "nome logico").

  • IPADDR=<indir>, dove <indir> indica l'indirizzo IP.

  • NETMASK=<maschera>, dove <maschera> rappresenta il valore della maschera di rete.

  • NETWORK=<indir>, dove <indir> indica l'indirizzo IP.

  • BROADCAST=<indir>, dove <indir> è l'indirizzo di broadcast.

  • GATEWAY=<indir>, dove <indir> rappresenta l'indirizzo del gateway.

  • ONBOOT=<risposta>, dove <risposta> è sostituito da:

    • yes — il dispositivo viene attivato all'avvio.

    • no — il dispositivo non viene attivato all'avvio.

  • USERCTL=<risposta>, dove <risposta> indica che:

    • yes — agli utenti standard è consentito controllare questo dispositivo.

    • no — agli utenti standard non è consentito controllare questo dispositivo.

  • BOOTPROTO=<proto>, dove per <proto> si ha:

    • none — non viene utilizzato nessun protocollo all'avvio.

    • bootp — viene usato il protocollo BOOTP.

    • dhcp — viene usato il protocollo DHCP.

I valori seguenti sono comuni a tutti i file SLIP:

  • PERSIST=<risposta>, dove per <risposta> si ha:

    • yes — questa interfaccia deve essere sempre attiva, anche se disattivata da una disconnessione del modem.

    • no — questa interfaccia non deve essere sempre attiva.

  • MODEMPORT=<porta>, dove <porta> indica il nome del dispositivo relativo alla porta del monitor (per esempio, "/dev/modem").

  • LINESPEED=<baud>, dove <baud> rappresenta la velocità del modem (per esempio, "115200").

  • DEFABORT=<risposta>, dove <risposta> è sostituito da:

    • yes — inserisce la stringa di chiusura durante la creazione/modifica dello script per questa interfaccia.

    • no — non inserisce la stringa di chiusura durante la creazione/modifica dello script per questa interfaccia.

/etc/sysconfig/network-scripts/chat-<if-name>

Questo file è uno script chat per le connessioni SLIP e il suo scopo è quello di stabilire connessioni. Per i dispositivi SLIP, lo script DIP viene generato basandosi sulle informazioni di uno script chat.

/etc/sysconfig/network-scripts/ifup-post

Questo file è chiamato quando un dispositivo di rete è attivato (ad eccezione del dispositivo SLIP). Richiama lo script /etc/sysconfig/network-scripts/ifup-routes per attivare il routing statico e gli eventuali alias del dispositivo. Imposta il nome dell'host, se non è presente, a cui associare l'IP del dispositivo. Trasmette un SIGIO a tutti i programmi che hanno richiesto questo avviso degli eventi sulla rete.

Questo file potrebbe essere esteso per inizializzare la configurazione del name service, richiamare in modo arbitrario gli script e, se necessario, per molte altre funzioni.